Giuseppe Conte critica Giorgia Meloni per il suo atteggiamento nei confronti della magistratura, parlando di una “guerra santa”.
Conte va ancora allo scontro con Giorgia Meloni. Negli ultimi mesi, il dibattito politico italiano si è acceso su numerosi fronti, dalle difficoltà economiche delle famiglie alla perdita di competitività delle imprese. Eppure, gran parte dell’attenzione sembra concentrarsi su scontri istituzionali piuttosto che sulle soluzioni ai problemi concreti del Paese. Uno di questi conflitti è quello tra il governo Meloni e la magistratura, una tensione che si è ulteriormente aggravata dopo le ultime operazioni giudiziarie.
Conte: “Parliamo di guerra ai magistrati che sono brutti e cattivi”
L’attrito tra politica e magistratura non è una novità in Italia, ma il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha denunciato con toni duri quello che considera un attacco senza precedenti nei confronti dei giudici. Durante la sua partecipazione al programma Agorà su Raitre, l’ex premier ha rivolto accuse dirette a Giorgia Meloni, criticandone l’atteggiamento in seguito alla maxi-operazione antimafia di Palermo.
Dopo il blitz delle forze dell’ordine a Palermo, la premier Giorgia Meloni ha espresso pubblicamente il suo apprezzamento per il lavoro svolto da carabinieri e polizia, ma ha evitato di menzionare i magistrati. Questa omissione non è passata inosservata a Giuseppe Conte, che ha commentato duramente l’episodio:
“Di fronte alle sofferenze sociali, alle famiglie in difficoltà e alle imprese che stanno perdendo competitività noi che facciamo? Parliamo di invio delle armi, parliamo della guerra ai magistrati che sono brutti e cattivi.”
Secondo il leader del M5S, questa narrazione mira a screditare il ruolo della magistratura, dipingendola come un ostacolo piuttosto che come un’istituzione fondamentale per il funzionamento dello Stato.
Il caso Lo Voi e la “guerra santa” di Meloni
Conte ha poi fatto riferimento a Maurizio Lo Voi, procuratore di Palermo, evidenziando il contrasto tra il suo operato e la reazione del governo:
“Dopo la maxi operazione ieri a Palermo, Meloni ringrazia i carabinieri e in generale le forze dell’ordine, tutti quanti meno che i magistrati perché sono brutti, sporchi e cattivi come Lo Voi, che manda una comunicazione come l’ha mandata a me più volte.”
L’ex premier Conte ha raccontato di aver ricevuto lui stesso simili comunicazioni da parte della magistratura, ma di aver sempre scelto di affrontarle con trasparenza:
“Io quando l’ho avuta sono andato dai magistrati mettendomi a disposizione. Se poi c’è qualcosa da nascondere o profili di opacità, a quel punto spari un video per fare una guerra santa ai magistrati.”
Con queste parole, Conte ha denunciato quello che considera un tentativo di delegittimare il sistema giudiziario, insinuando che il governo utilizzi la comunicazione politica per trasformare un’indagine legittima in uno scontro ideologico. La tensione tra esecutivo e magistratura, quindi, non sembra destinata a placarsi, alimentando un conflitto istituzionale che rischia di avere ripercussioni sull’intero Paese.